È in partenza ad Acquaviva delle Fonti (BA) un corso di disegno base, tenuto da me, per adulti appassionati di racconti illustrati. Quattro appuntamenti, di sabato mattina, per imparare le tecniche base del disegno e comprendere i meccanismi di narrazione per immagini; parleremo di disegno a matita, chiaroscuro, anatomia e studio del personaggio, teoria del colore e pastello. QUANDO? - Sabato 11 maggio, dalle 17.00 alle 20.00 - Sabato 18 maggio, dalle 17.00 alle 20.00 - Sabato 25 maggio, dalle 17.00 alle 20.00 - Sabato 1° giugno, dalle 17.00 alle 20.00 DOVE? Ci vediamo da Matite Curiose Giocolibreria, in via Francesco Supriani 11, Acquaviva delle Fonti (BA). COME PARTECIPARE? Per ogni informazione su costi e modalità di iscrizione potete contattare Marilda, vivace libraia di Matite Curiose, scrivendo all’indirizzo [email protected] o telefonandole al numero 339 808 0504. E SE NON SONO CERTO CHE IL CORSO FACCIA PER ME? Vi aspetto sabato 4 maggio, a partire da mezzogiorno sino alle 13.30 circa, per un incontro gratuito in cui conoscerci, parlare del corso e del mestiere di illustrare. Se deciderete di iscrivervi quel giorno potrete usufruire di un piccolo sconto! AGGIORNAMENTO DEL 10 MAGGIO: Al momento i posti disponibili sono terminati. Vi ringrazio moltissimo per il vostro entusiasmo!
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Uno dei consigli che mi sta più a cuore dare durante i miei corsi di illustrazione è di volgere sempre lo sguardo ad altre discipline, come ad esempio la storia dell’arte: l’illustrazione è un’arte applicata che deriva da essa e, per quanto sia fondamentale per un illustratore conoscere il panorama editoriale, è importante che l’ispirazione di cui ci nutriamo non provenga da un’unica fonte. Uno dei miei più grandi rimpianti è non aver preso con maggiore serietà lo studio della storia dell'arte da adolescente: a sedici/diciotto anni si è occupati in faccende che sembrano talmente importanti da lasciar cadere lo studio in secondo piano. Ho sentito moltissimo questo mio rimpianto durante i dieci giorni trascorsi a Firenze (vi parlavo di questo viaggio già qui), giorni in cui la bellezza dell’arte mi ha circondata in tutta la sua potenza. Sono rimasta estasiata da opere che non conoscevo ma, ancora di più, sono stata totalmente sorpresa da quelle opere talmente famose che per anni ho dato quasi per scontate. Una di queste è la meravigliosa Primavera di Botticelli: con questo favoloso quadro dò inizio ad una nuova rubrica dedicata alla storia dell’arte in cui cercherò, di quando in quando, di ripetere qualcosa che ho studiato e che non voglio dimenticare, condividendola con voi in poche righe. Realizzato tra il 1478 e il 1482 circa, il meraviglioso dipinto è circondato da un alone di mistero poiché, ancora oggi, sembra sfuggire il significato complessivo dell’immagine. Seguendo un'analisi strettamente mitologica, legata cioè ai soggetti rappresentati, l’opera va letta da destra a sinistra. Il personaggio alato che scende in planata è Zefiro, personificazione del vento primaverile proveniente da ponente che insegue la Ninfa della Terra, Clori; dalla sua bocca fuoriescono fiori, a profetizzare la sua futura trasformazione, a seguito della loro unione, in Flora, personificazione della primavera e figura alla loro destra. Al centro della composizione troviamo Venere, Dea della Bellezza, la cui figura appare incorniciata dalla pianta a lei sacra, il mirto. Sopra di lei, Cupido sta per scagliare una freccia verso una delle Tre Grazie, le ancelle di Venere che danzano in un meraviglioso intreccio di mani, e il cui sguardo ci porta all’ultimo personaggio del dipinto, Mercurio, che allontana le nubi in un augurio di pace e prosperità. L’allegoria della Primavera allude probabilmente alle nozze tra Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico e amico di Botticelli stesso, e Semiramide Appiani, che secondo alcune teorie sarebbe stata ritratta nella figura centrale delle Tre Grazie in rappresentazione dell’amore spirituale contrapposto alle figure di Clori e Zefiro, che incarnano invece la passione e l’istintualità. Ciò che cattura di quest’enorme dipinto è la grazia delle forme e la cura del dettaglio nella resa della vegetazione, lezione imparata certamente dalle opere di Leonardo Da Vinci. Il verde scuro che vediamo oggi è probabilmente stato nei primi anni un verde molto più brillante, che si è ossidato con il trascorrere dei secoli. E voi avete mai visitato la Galleria degli Uffizi? Quale opera vi ha più stupito? Per saperne di più vi rimando alla pagina Wikipedia dedicata all’opera (dove troverete anche un’immagine abbastanza grande da farne uno sfondo per il vostro computer!). Io ho tratto alcune informazioni da qui ed altre da uno dei miei libri: Arte Italiana - dalle origini a oggi, Giunti Editore. La fotografia utilizzata in apertura del post è di Davide Vacca. CATEGORIE: STORIA DELL'ARTE, SKETCHBOOK
Ogni anno, in occasione del Natale e del suo compleanno, mi si pone lo stesso insormontabile dilemma: cosa regalare a mia sorella? Mia sorella ha davvero tutto, se non ha qualcosa significa che probabilmente non la desidera e, se la desidera, non aspetta e corre a procurarsela da sola. Se uniamo questo alla mia terribile pigrizia nello shopping e ad una sempre risicata quantità di tempo libero da dedicare alla ricerca del pensiero perfetto, ecco che la lista dei possibili regali si riduce drasticamente. Lo scorso anno, complice la sua nuova passione per le macchine fotografiche istantanee, ho pensato di regalarle un disegno che raffigurasse lei con il suo gatto, in formato polaroid. L’idea è stata un successo: durante questi ultimi mesi ho realizzato, su richiesta, molte polaroid illustrate che celebravano momenti speciali, affetti e amicizie. Ed è stato talmente bello sentirsi parte di eventi e amori così straordinari, che ho deciso di lanciare ufficialmente la mia linea di polaroid illustrate con una grande promozione natalizia, per continuare a sentirmi parte delle vostre storie meravigliose. LA PROMOZIONE Chi ordinerà la sua polaroid illustrata entro il 9 novembre riceverà il 25% di sconto sul prodotto + spedizione gratuita. IL CONTENUTO DEL PACCO Ogni pacco contiene due copie della polaroid illustrata: una sistemata in un pacchetto regalo pronto per essere consegnato al destinatario del nostro pensiero, l’altra da tenere per sé. I TEMPI DI CONSEGNA Tutti gli ordini saranno spediti entro venerdì 30 novembre: non possiamo rischiare che il pacco non sia consegnato in tempo per Natale! UN PO’ DI ISPIRAZIONE Cosa possiamo disegnare nella nostra polaroid? - Scatti sbagliati: se avete una foto scattata in un momento importante ma qualcuno è venuto con gli occhi chiusi, possiamo ridisegnare lo scatto in posa perfetta! - Ritratti: con il partner, con il nostro animale domestico, dei vostri bimbi con i nonni. Sbizzarritevi! - Momenti che aspettate: che sia l’incontro con il vostro idolo o un viaggio in una città meravigliosa, possiamo farlo succedere in una fotografia illustrata. QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ Ogni fotografia illustrata misura 10 cm di base e 12 cm in altezza, è stampata su carta patinata (lucida o opaca) da 300g e consegnata all’interno di un biglietto in formato A5. Volete saperne di più? Scrivetemi per qualsiasi curiosità, sarò felicissima di rispondervi, ma non aspettate troppo: per questione di tempi e di compatibilità con i miei impegni accetterò solo le prime quattro richieste! CATEGORIE: FOTOGRAFIE ILLUSTRATE, COMMISSIONI PRIVATE
Premessa: questo post è conseguenza di una conversazione avuta con due amiche che si stanno affacciando adesso alla professione di illustratore e avevano dei dubbi da chiarire. Per questioni di spazio e di tempo mi è impossibile trattare il tema in maniera davvero approfondita in un unico post, sono certa però che la rete sia piena di buoni articoli sull’argomento. Ho cominciato a lavorare ai primi progetti importanti nel 2010 e, in quello stesso anno, ho avuto la fortuna di incontrare quello che sarebbe poi diventato il mio primo agente. Il nostro felice rapporto lavorativo è durato quasi cinque anni, finché non troncammo la nostra collaborazione perché il mio stile tendenzialmente classico cominciava ad essere poco invitante per una nuova fetta di editori provenienti dagli USA. Per qualche tempo sono andata avanti da sola: ho conquistato qualche nuovo contatto e sono stata felice di notare come molti clienti con cui ho collaborato tramite la mia prima agenzia siano tornati a propormi nuovi lavori anche senza necessità di un intermediario. I clienti che tornano, che si siano conquistati tramite agenzia o no, diciamolo, sono sempre una dolce conferma, una voce amica che ci dice che forse il nostro lavoro lo facciamo bene. Tuttavia, la necessità di crescere e cercare nuovi stimoli, nuove idee, nuove situazioni (pur continuando a mantenere quelle certezze conquistate), mi ha spinto quest’anno a mettermi alla ricerca di un nuovo agente. Ma, di preciso, cos’è un agente e cosa fa per un illustratore? Un agente non ci assume per disegnare, si tratta in realtà di una collaborazione, ma possiamo provare a semplificare il concetto dicendo che siamo noi piuttosto che “lo assumiamo” per trovarci del lavoro. È importante perciò essere selettivi e non stringere una collaborazione con qualunque agenzia pur di avere qualche possibilità in più. Qualche tempo fa, ad esempio, ho ricevuto una proposta di contratto da un’agenzia che non mi sembrava adatta alle mie esigenze: ho ringraziato e declinato, in attesa di una situazione più stimolante. Se siamo noi ad assumere un agente, come lo paghiamo? Su ogni commissione proveniente dall’agenzia, l’illustratore lascia una percentuale (che dipende dall’agenzia stessa e dal contratto che si è firmato, ma talvolta anche dal progetto e da come lo si è ottenuto. Solitamente oscilla tra il 20% e il 35%.). Funziona così: è l’agente a gestire ogni dettaglio con il cliente, che pagherà direttamente l’intera somma dovuta all’agenzia. Questa tratterrà la sua percentuale e pagherà a sua volta l’illustratore. Quindi è l’agente che si occupa dei contatti con il cliente? Sì. È suo interesse riuscire a farci ottenere lavoro e al prezzo più alto possibile, così sarà più alta anche la sua parte, no? A noi non resta che sederci al tavolo da disegno e rispettare le scadenze. E se non riesco a rispettare la scadenza? I tempi di un’agenzia sono sempre piuttosto stretti: se non si è sicuri di riuscire a rispettarli, forse è meglio lasciar perdere (o essere chiari sin dall’inizio facendo presente che si ha bisogno di tempi particolari prima di firmare il contratto, consapevoli però del rischio che dall’altra parte si tirino indietro). E se si tirano indietro? Non è una tragedia: It’s not personal, it’s strictly business, dice Michael Corleone ne Il Padrino e, anche se noi per fortuna non siamo gangster, direi che l’espressione si adatti al caso. Piuttosto, il fatto di aver ricevuto una buona proposta da una buona agenzia o da un buon editore ci dà conferma di essere maturi e pronti per il vero lavoro e, anche se questa volta non abbiamo trovato un accordo sui tempi di lavorazione, probabilmente qualcos’altro di valido arriverà a breve. Amo molto l’idea di poter alternare situazioni lavorative gestite totalmente da me a momenti in cui posso appoggiarmi ad un’altra persona. Voi cosa preferite, il lavoro indipendente o la buona compagnia? CATEGORIE: VITA DA ILLUSTRATORE, AGENZIE DI ILLUSTRAZIONE
Diciamoci la verità: quando studiamo per diventare illustratori, non possiamo non guardare a quegli autori che dell’illustrazione e dei libri ci hanno fatto innamorare e sperare di diventare come loro, un giorno. Da ragazzina mai mi sarebbe venuto in mente di poter contribuire all’aspetto delle pagine di un libro di matematica, storia o italiano. Eppure è successo e, per quanto durante i miei studi da illustratrice abbia sentito peste e corna sull’illustrazione scolastica, lavorandoci mi sono resa conto che non è poi questo terribile mostro! Per affrontarla con un sorriso è sufficiente conoscerne i meccanismi e apprezzarne alcuni aspetti. Sono fortemente convinta che la maniera migliore di apprendere questi concetti sia metterli in pratica immediatamente: per questo, durante il mio workshop di illustrazione per libri scolastici Lo spauracchio Scolastica, piuttosto che spiegare come si svolge il lavoro preferisco simularlo: ispirandomi a commissioni da me già affrontate, mi diverto ad impersonare vari editori con esigenze specifiche, seguendo poi ogni allievo nello svolgimento del lavoro. Questo mese Lo spauracchio Scolastica compie tre anni: tre anni di condivisione del mio lavoro con chi dell’illustrazione vuol fare un mestiere ma anche di viaggi e di incontri con realtà che hanno voluto ospitarlo. Da quest’anno, quasi a celebrare questo anniversario, Lo spauracchio Scolastica diventa un corso annuale: a partire da ottobre 2018 sarò ufficialmente parte del corpo docenti di Pencil Art, scuola di fumetto e illustrazione con sede a Roma e a Bari, dove insegnerò disegno e illustrazione scolastica. Roberta Santi, illustratrice che ha seguito il workshop a Padova nel 2016, ne parla così: " Quando ho partecipato al workshop sull’illustrazione scolastica tenuto da Arianna, di scolastica non ne sapevo proprio nulla, è stata una bella scoperta! Il suo corso è stato più che arricchente: in due giorni è riuscita a elencare tutti gli aspetti di questo lavoro, portando la sua esperienza come esempio e dando le dritte per affrontarlo. Quello che ho apprezzato ed apprezzo di più in Arianna è la sincerità, l’essere concreta, spiegando non solo il lato piacevole di questo lavoro ma anche gli aspetti più pratici e “meno romantici”, come possono essere le tempistiche o la gestione economica. Sono tornata al mio lavoro, dopo il workshop, con la giusta carica e motivazione e, grazie ai suoi consigli, un anno dopo ho iniziato a lavorare proprio nel campo dell’illustrazione scolastica. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi a questo tipo di illustrazione ma anche a chi ha bisogno di ricaricarsi e trovare nuovi stimoli. " Anche voi avete voglia di ospitare Lo spauracchio Scolastica presso la vostra scuola o la vostra associazione? Non siate timidi, che con la timidezza basto io: scrivetemi!
CATEGORIE: VITA DA ILLUSTRATORE, SKETCHBOOK
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