IO NON CI STO!
L'estate che divenni partigiana
Publisher: Mondadori
Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana, scritto da Gabriele Clima
2017
Giulia, dieci anni, una settimana passata in campagna, dal nonno, senza internet né tv: una vacanza che si prospetta decisamente noiosa. Ma Giulia non sa ancora che sta per vivere un’avventura di quelle che non avrebbe mai neanche immaginato. I racconti del nonno che ha fatto la Resistenza, le azioni partigiane a cui ha partecipato, e una frase, incisa sul piedistallo di una statua dedicata a Antonio Gramsci, la proietteranno in un vortice di eventi in cui, inaspettatamente, anche l’amore farà la sua comparsa.
Una storia sul valore della memoria e sull’impegno civile che oggi, a distanza di più di settant’anni, la Resistenza partigiana è ancora in grado di insegnarci.
(estratto)
[…] Mentre faccio queste ipotesi, alzo gli occhi e guardo la statua che domina la piazza. Sul piedistallo, scolpita in lettere maiuscole, c’è una scritta, che non mi ero mai fermata a leggere. E che dice: «Odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria».
Non so cosa significhi precisamente abulia o parassitismo, ma il senso della frase è molto chiaro. E mi attraversa come una scarica elettrica.
Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana, scritto da Gabriele Clima
2017
Giulia, dieci anni, una settimana passata in campagna, dal nonno, senza internet né tv: una vacanza che si prospetta decisamente noiosa. Ma Giulia non sa ancora che sta per vivere un’avventura di quelle che non avrebbe mai neanche immaginato. I racconti del nonno che ha fatto la Resistenza, le azioni partigiane a cui ha partecipato, e una frase, incisa sul piedistallo di una statua dedicata a Antonio Gramsci, la proietteranno in un vortice di eventi in cui, inaspettatamente, anche l’amore farà la sua comparsa.
Una storia sul valore della memoria e sull’impegno civile che oggi, a distanza di più di settant’anni, la Resistenza partigiana è ancora in grado di insegnarci.
(estratto)
[…] Mentre faccio queste ipotesi, alzo gli occhi e guardo la statua che domina la piazza. Sul piedistallo, scolpita in lettere maiuscole, c’è una scritta, che non mi ero mai fermata a leggere. E che dice: «Odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria».
Non so cosa significhi precisamente abulia o parassitismo, ma il senso della frase è molto chiaro. E mi attraversa come una scarica elettrica.
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